2006 07 Briancon

Briancon luglio 2006

Appuntamento sabato 22 luglio 2006 alle ore 9.00 a Briancon!
Incontriamo nel parcheggio davanti alle porte della città vecchia tutta la compagnia del GRUPPO SPORTIVO SCALDAMOZZI GORNATE, di cui fanno parte anche il mio magnifico capo Gianni P. e il mio collega Marco M.che mi hanno invitato in qualità di fotografa ufficiale chiedendomi di fare loro un servizio fotografico (le foto di questa pagina ne fanno parte) che li lancerà entrambi nel mondo delle televendite di integratori per sportivi! In verità mi sono autoinvitata per fare il week end fuori città ma approfitto per scattare qualche foto ai ciclisti.
Subito il gruppo mi sembra affiatato, variabili le età degli atleti, una sola donna (FANTASTICA ROBERTA) che avrà la mia eterna ammirazione visto il percorso che lei ha fatto in bici e che io ho fatto fatica a fare in macchina! Tutti si vestono per la gara, preparano le bici e si concentrano per la competizione nata come una pedalata tra amici e arrivata ad essere il sintomo della clinica "ansia da prestazione" dei ciclisti. Non ho mai visto una gara ufficiale ma vi assicuro che questa ad occhio non ha niente da invidiare in fatto di materiali ultratecnologici, mega-aerodinamici... molto fashion stylist...
La gara inizia ma con una falsa partenza: allo stop girare a sinistra e invece.... tutti a destra! Solo dopo avrei saputo che durante le soste agli autogrill invece che capuccino e brioche gli atleti hanno fatto colazione con birretta e patatine.
Il percorso va da Briancon sino al Col du Galibier, un percorso di circa 36 chilometri. I primi 28 chilometri sono costituiti da un "falso piano": sembra facile ma è una salita costante con pendenza attorno al 4%. Inizia la salita vera e propria con una pendenza attorno al 7-8% per i primi 6 chilometri e arrivando all'11% nell'ultimo tratto! Ragazzi che coraggio!!!
Io e Riccardo saliamo sul nostro fidatissimo Free Lander bordeaux con l'adesivo dei quattro mori sulla targa e abassato il lunotto posteriore ci prepariamo agli scatti. Rik alla guida e io con l'obiettivo in mano comincio a scattare qualche foto alla safety car e ai suoi piloti per scaldarmi.
La pedalata inizia e cominciano a formarsi i vari gruppi: In testa Marco Mazza (forza Marcoooo!) con Giuseppe Casarini (che continuerà a chiedermi la borraccia per tutto il percorso... mi dispiace Giuseppe ma non ho acqua e il massimo che posso fare è chiamare gli altri che stanno gironzolando serenamente a Briancon), Bongiolatti, Mentasti e Castiglioni. Segue il secondo gruppo composto dal resto della compagnia, guidato da Roberto Cazzani. In coda il mio mitico capo e il Sig. Mardegan (in mountan bike!), credo gli unici ad affrontare questa pedalata "con calma".
Ma ecco il primo colpo di scena: Mazza e Castiglioni dopo un chilometro di percorso innescano una fuga... Sono i primi, sono i primi! I più veloci e scattanti, sfrecciano come saette tra le stradine di montagna senza battere ciglio ma.... dopo 15 chilometri Castiglioni cede... e viene preso da Monetta, Longhi e Calandro. Il mio collega Marco (forza Marcooo!) viene riachiappato alla galleria.... MARCO AHYOOOOO RIPIGLIATI!  Mentasti, Bongiolatti e Casarini (che mollerà all'inizio della salita finale) conducono il gruppo di 7/8 ciclisti sino a quando anche loro cedono alla fatica e si fanno prendere da Monetta, Longhi e Calandro.
Ma la fatica comincia a farsi sentire da tutti! Qualcuno ci chiede disperatamente acqua, qualcun altro un panino col salame, qualcun altro ancora di essere trainato con la macchina ma noi siamo impegnati a immortalare queste immagini di spirito agonistico e sportivo che faranno entrare nella storia i ciclisti del GRUPPO SPORTIVO SCALDAMOZZI GORNATE!
Mentasti e Bongiolatti cedono negli ultimi 500 metri e vengono raggiunti da Longhi e Calandro che taglieranno il traguardo per primi.
Pian pianino arrivano tutti, che fatica!! Il mio spirito da crocerossina emerge soffocando la fotoreporter che c'è in me e prontamente soccorro Fulvio col mal di denti fornendogli l'immancabile Aulin e Massimo Bongiolatti con il Polase. Mi dispiace per Massimo: niente panino col salame!
Ah... nel frattempo sono arrivate anche le safety car, hanno dovuto lasciare la bella Briancon per portare acqua e assistere i ciclisti nel tratto finale ma soprattutto per gonfiare l'arco che segnava la meta, l'arrivo, la fine della gara! Ehm... a causa di un contrattempo "gli specialisti del gonfiabile" sono  arrivati in ritardo e i primi ciclisti hanno tagliato il traguardo senza arco ma fa niente... d'altronde non è colpa loro per il ritardo: il furgone si è fermato in panne per la salita troppo dura, gli alieni hanno cercato d'impossessarsi del corpo di Roberto Barcella mentre uno sciame di cavallette ha assalito Simone. Come al solito solo dopo abbiamo saputo che Roberto stava brindando con la birra a non si sa cosa e che Simone stava broccolando con alcune francesine!

E C C O L I !
C A M P I O N I D E L M O N D O
C A M P I O N I D E L M O N D O
C A M P I O N I D E L M O N D O
C A M P I O N I D E L M O N D O
(IN TERRA FRANCESE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

ORDINE DI ARRIVO:
Categoria Under 45: Longhi (1 ora e 43 minuti), Calandro (un ora e 45 minuti), Bongiolatti, Mentasti e Casarini
Categoria Over 45: Perucconi Junior, Roberto Cazzani.

A questo proposito precisiamo per dovere di cronaca, che Roberto Cazzani ha pedalato e LAVORATO in quanto il suo telefono non ha smesso di squillare! Mi dispiace per Perucconi e per gli altri ma bisogna dire la verità: Cazzani avrebbe stracciato anche noi in macchina.... se solo la sua bici avesse pedalato da sola!
Maglie nere: il mio supercapo Giovanni Ponti, Stefano Mardegan arrivati dopo tre ore e mezza. Anche quà per dovere di cronaca (e non perchè il Ponti è il capo.... Ossequi!) ma il sig Mardegan è stato dietro sino alla fine per poi superare il Ponti con l'inganno proprio all'arrivo! Quindi diciamo almeno: maglia nera ex equo! Da notare che le maglie neresono arrivate fresche come delle rose appena colte!!!
I ciclisti hanno ancora voglia di pedalare (ma la strada è in discesa questa volta!) e vanno in bici al ristorante mentre noi aspettiamo che le maglie nere arrivino. Li vediamo sbucare dietro un tornate, incitiamo il loro arrivo e appena tagliato il traguardo smontiamo l'arco e li seguiamo (noi sempre in macchina e loro sempre in bici) affamati e stanchi. In attesa che tutti finiscano di fare la doccia decidiamo di prendere una birra al baracchino vicino... ma solo perchè fa molto caldo e siamo molto assetati e siccome l'acqua scarseggia e in Francia non piove pensiamo di fare un favore ai "mangiarane" lasciando quel bene primario tutto a loro. Mentre ci avviamo verso il ristorante Marco mi fa notare le bottiglie di vino bianco messe in fresco nella fontana proprio di fronte al ristorante... direi che le premesse sono ottime!
Il ristorante è veramente carino, pulito e ben arredato, molto fine e devo dire accogliente ed elegante ma sia il servizio che la cucina hanno bisogno di essere rivisti. Il pranzo è con la formula "a buffet", con tutte le pietanze sul tavolo d'ingresso ma le quantità sono scarse infatti il cibo non basterà agli atleti affamati che sosteranno fuori dal locale a mangiare pane e salame. E poi.... il prosciutto!!! Ma porca miseria quel povero prosciutto sezionato in maniera barbara invece che essere delicatamente affettato! Veramente gustoso... ottimo e bella l'idea di metterlo intero a "disposizione" dei clienti... ma solo l'idea era bella, sarebbe stato meglio servirlo già affettato e non lasciarlo alla totale devastazione! A parte il prosciutto, c'era una vasta quantità di pietanze: antipasti di carne e pesce, carbonara in brodo?, e "beef" come secondo, contorno di patate e per finire torta surgelata! ...il digestivo? 9 euro a bicchiere... ma daltronde cosa dovevamo digerire? Il vino era decisamente buono: un bianco in cui si distingueva la sua componente "verde" molto spiccata. Il gusto è morbido, credo grazie soprattutto all'apporto delle uve mature della seconda vendemmia che di solito avviene a metà ottobre mentre i profumi di questo vino sono regalati dalle uve poco mature e acide derivanti dalla prima vendemmia. Anche quì però da fare un appunto: non si può destinare una bottiglia per tavolo e basta, forse bisognava spiegare ai ristoratori che era un pranzo tra amici e non una degustazione con analisi sensoriale e abbinamento cibo-vino guidato! Credo che la maggior parte delle persone erano lì per stare in compagnia, fare un po di caciara, mangiare e bere bene e in quantità... avrebbero avuto più successo pane e formaggio, salami e prosciutto invece che il pottage e l'insalata di surini! Comunque credo sia andato tutto bene lo stesso, è stato un pranzo piacevolissimo per la compagnia! Finito il lauto pranzo il vicepresidente Sig. Bracchi coadiuvato dal Sig. Ferruccio Caramel e assistito dalla cameriera del ristorante eletta miss, inizia a premiare i vincitori della pedalata con le coppe e le maglie.
Finita la premiazione, dopo che ho discusso con la miss dei 9 euro del digestivo (lei dice che è un ristorante con le stelle solo per i vip... per questo costa tanto!) e dopo aver involontariamente rotto un bicchiere seguo tutto il resto del gruppo fuori e lì.... iniziano i canti veri... in verità già dentro il ristorante si cantava e suonava ma niente a paragone di quello che è successo fuori. Quà devo assolutamente citare, e chiedo perdono a tutti per non averlo fatto prima, uno degli organizzatori di questa splendida giornata, che con la musica nel sangue e la fisarmonica tra le braccia ha trascinato le folle di Col Du Lautaret in folli canti: parlo del mitico Carluccioooooooo Cazzaniiiiiiiiiii
Il duetto Cazzani Carluccio e Franco Frattini suonano accompagnati dalla voce Fabio Ghiringhelli e tutti seguono e intonano i must della tradizione canora italiana del tipo
L'uselin de la comare. E un po' più giù volea volare L'uselin de la comare. L’uselin de la comare... è volato sulle spale... l’uselin sbatea le ale.....
Elogio anche per la patria nostra con un Fratelli d'Italia... in verità credo l'abbiano cantato per via dei mondiali di calcio infatti subito dopo è stata intonata la Marsiglese seguita dal nuovo inno POO POPOPOPOPOOOO POOOO!
Dopo aver cantato a squarciagola, bevuto il buon vinello portato dal gruppo e messo a fresco nella fontana e mangiato il pane e salame dei premi dati ai vincitori comincia a gocciolare e si decide di andare a fare un giretto a Briancon. Mentre il gruppo suonava e cantava i piloti delle safety car (Simone e Robertino) continuavano a fare i lumaconi con le francesine del negozio di souvenir ma proprio grazie al loro broccolare Roberto Cazzani ha fatto stappare le bottiglie home made! Il risultato è stato tutto il gruppo mezzo ciuco e due numeri di telefono rimediati per i nostri maschi italiani.
Tutti risalgono sul pulman, io e Riki sul nostro bolide e via verso Briancon! Arrivati nella bella cittadina francese il gruppo si divide, alcuni restano a dormire nel pulman o nel furgone delle bici, altri come noi decidono di fare una passeggiata nel vecchio borgo della città.
E' veramente molto grazioso e anche molto affollato, i negozi vendono quasi tutti souvenir e in particolar modo mi colpisce un castoro di peluche che canta una canzone dei Fool's Garden, Lemon tree, che ovviamente comprerò di nascosto da Riccardo! La mia amica e collega nonchè morosa di Marco Mazza, Morena comprerà un bracciale mentre Marco, Simone e Robertino compreranno... una birra! Arriviamo al pulman ovviamente in ritardo rispetto all'appuntamento tanto che quasi non riusciamo a salutarli. Marco e Morena salgono di corsa sul pulman e il gruppo parte.
E' stata una giornata molto carina, piacevolissima, la compagnia più che ottima: tutti molto simpatici, gentili e di compagnia. Ringrazio ovviamente Marco e il Ponti per avermi coinvolto in questa gita. Gli organizzatori: Marco Mazza, Giovanni Ponti, il sig. Bracchi, Carluccio e Roberto Cazzani, il sig. Pieri e il sig. Frattini (questi ultimi 5 hanno fatto anche il sopraluogo per assicurasi delle caratteristiche del posto).

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